di Markus Zusak
Editore Frassinelli, 2014, pag. 563
Genere: Romanzo
Se avete amato “Il diario di Anna Frank” e deciderete di
leggere questo libro, forse vi sentirete colpevoli di tradire la memoria di una
vostra eroina a favore di questa ladra di libri. Alla fine scoprirete che
leggere la storia di Liesel, come quella di Anna, significa entrare nel
terribile periodo dell’Olocausto con l’innocenza e la fierezza di una ragazzina
che difende a tutti i costi i suoi tesori, i libri che ruba, perché sono
futuro, conoscenza, testimonianza e libertà. Una ragazzina tedesca, già questa
è una novità, la cui storia è narrata da una protagonista molto originale, la
Morte, e questo contrasto dolce/amaro rende perfettamente il desiderio
narrativo dello scrittore: alternare la normale quotidianità di una ragazzina
che va a scuola, fa amicizia, si innamora, apprende dal padre la passione
salvifica per la lettura, all’orrore della guerra, la paura e l’orgoglio di
nascondere un ebreo in casa. I libri rimangono i protagonisti principali,
odiati dai tedeschi ma al tempo così importanti da custodire perché “le parole
sono vita”.
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